Cos’è un contratto di convivenza? Si tratta di un accordo che regola la vita di una coppia convivente, a livello patrimoniale e riguardo alcuni aspetti dei rapporti personali dei due conviventi come ad esempio la designazione dell’amministratore di sostegno.
Tali contratti possono essere stipulati da coppie di persone unite da vincoli affettivi e consapevoli di voler vivere insieme stabilmente al di fuori del vincolo matrimoniale.
Disciplina degli aspetti patrimoniali nel contratto di convivenza
La disciplina del contratto di matrimonio regola diversi aspetti della convivenza, come:
– la partecipazione di entrambi i membri della coppia alle spese comuni, la collaborazione all’attività lavorativa domestica ed extradomestica
– Attribuzione dei beni acquistati durante la convivenza
– Uso dell’abitazione domestica in cui risiedono entrambi i coniugi
– Definizione dei rapporti patrimoniali della coppia, nel caso in cui sorgano controversie in caso di separazione dei coniugi
– Riconoscimento consapevole di entrambi i conviventi nell’assistere il partner in caso di malattia fisica e psichica
Il contratto di convivenza stabilisce a tutti gli effetti degli obblighi che entrambi i partners dovranno rispettare, in caso in cui ciò non avvenga la parte lesa potrà rivolgersi ad un giudice per ottenere quanto le spetta.
La durata dl contratto di convivenza va a coincidere con la durata naturale del rapporto tra i due conviventi. Esiste la possibilità di prevedere alcune clausole all’interno del contratto di convivenza, nel caso di regolamentazione di rapporti patrimoniali o regolamentazione di aspetti legati all’educazione, mantenimento ed istruzione dei figli. Tali clausole potranno essere revocate in qualsiasi momento nel caso in cui uno o entrambi i membri della copia lo richiedano.
Facoltà di recesso: Entrambe le parti potranno richiedere la facoltà di recesso, attraverso delle clausole inserite sul contratto di convivenza, nel caso di mancato adempito degli obblighi da parte di uno dei due membri della coppia.
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